“Abbiamo bisogno di scelte coraggiose, se vogliamo ridare slancio all’azione dell’Europa a partire dall’attuazione del Green deal e della nuova Politica agricola comune post 2020. Due sfide cruciali che ne incrociano un’altra: la trasparenza delle informazioni in etichetta.
Potenziare il Piano Made in Italy riservando maggiori risorse alle fiere italiane, per recuperare l’immagine e portare visitatori internazionali alle nostre manifestazioni.
La DopEconomy italiana si conferma driver fondamentale e indiscusso dei distretti agroalimentari del nostro Paese.
Il piano per il rilancio del made in Italy presentato anche del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, alla Farnesina è, secondo il presidente nazionale di Confeuro, Andrea Michele Tiso, “un primo importante passo per rispondere all’emergenza coronavirus, che mette a rischio migliaia di imprese sull’intero territorio italiano”.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha avviato la procedura di selezione di ulteriori progetti di ricerca e sperimentazione riguardanti il Programma di supporto alle tecnologie emergenti.
Nel 2019 i consumi di beni durevoli in Puglia sono cresciuti dello 0,5%, meno della media nazionale (+2,1%).
Nel quarto trimestre del 2019 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,1% nei confronti del quarto trimestre del 2018.
Rispetto al mese di dicembre 2019, dice l'Istat, a gennaio 2020 l’occupazione diminuisce, l’inattività cresce e il numero di disoccupati aumenta lievemente a fronte di un tasso di disoccupazione che rimane stabile.
“Occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare i dazi Usa e l’embargo russo che colpiscono duramente il Made in Italy agroalimentare in un momento difficile per le nostre esportazioni”.
A febbraio 2020 si stima una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 111,8 a 111,4) mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un aumento (da 99,2 a 99,8).